QUALE INTERESSE HA IL POTERE FINANZIARIO OCCIDENTALE A ROVINARE LA SUA STESSA ECONOMIA? E PERCHÉ SIAMO SULL’ORLO DI UNA FINTA CARESTIA INDOTTA?

Una domanda che molti mi fanno è perché mai i nostri potentati finanziari avrebbero interesse a mandare in rovina l’economia dei loro stessi paesi. Al contrario, mi si obietta, l’alta finanza dovrebbe guadagnare, speculare, sulla produzione di beni, sulla loro trasformazione e compravendita, non mirare al tanto peggio tanto meglio. Perchè mai dovrebbero farlo? Per i più si tratta di un problema contro-intuitivo, va contro la logica. La risposta che vi darò è “divulgativa”, questo non è un trattato di economia, ma un semplice post in cui voglio far passare dei concetti che, sebbene formulati in maniera semplificata, reputo in se stessi corretti.

IL VECCHIO PARADIGMA NON REGGE PIÙ. L’uomo della strada (cioè tutti noi) crede che l’economia giri intorno a questo meccanismo: 1) c’è chi produce un bene → 2) c’è chi vende quel prodotto → 3) c’è chi compra quel prodotto. I primi due guadagnano sul terzo. Insomma il classico paradigma “domanda-offerta”. Ecco a livello finanziario questo meccanismo non funziona più (da tempo) così. Si è avuto il cambio decisivo a livello politico con la caduta del muro di Berlino, a livello tecnologico con l’informatizzazione e a livello finanziario con lo svilupparsi dei fondi d’investimento e dell’uso dei derivati. È avvento tutto, a livello internazionale tra il 1989 e il 1993; anni che in Italia hanno significato qualcosa in più (devo forse ricordare il “Britannia”, Falcone, Borsellino, il Moby prince, gli attentati del ‘93, la Strage dei Georgofili, ecc.). Il paradigma classico quindi è stato sostituito (a livello finanziario e di borsa, non ancora a livello del contadino, del commerciante al dettaglio o della piccola e media impresa) da un altro “sistema”: si comprano i titoli di un bene, si fanno contratti sul valore di quel bene e si predispongono contratti, accordi ecc. affinché quel bene sia poi riposizionato in futuro sul mercato. In altre parole si compra oggi un bene (nei mercati finanziari) fissando il valore che avrà in futuro e a cui dovrà poi essere rivenduto in un dato momento (ad esempio tra 3 anni). Con questo meccanismo si è invertito il paradigma classico della domanda e dell’offerta: oggi non conviene più aumentare l’offerta a fronte dell’aumentare della domanda, bensì conviene fare il contrario: far aumentare la domanda e diminuire l’offerta in maniera tale che il prezzo del bene aumenti, si gonfi. Quindi, per quanto semplificata la risposta è presto data: stiamo assistendo a un aumento di tutto a causa dei derivati finanziari. Non solo di quelli, ma oggi soprattutto a causa loro. In passato c’era solo la speculazione finanziaria “classica” (banalizzo per intenderci) a provocare nel tempo crisi e momenti di vera e propria indigenza. Il romanzo Furore racconta proprio degli stenti (della fame) nell’America post crisi del ‘29. Adesso le cose sono leggermente più complesse. I soliti noti (che erroneamente qualcuno – io non ci credo, mi dissocio da queste prospettive complottiste!!! – identifica con l’aristocrazia finanziaria e massonica che gira intorno alla Corona inglese, le grandi famiglie di banchieri Rothschild, Rockefeller, delle famiglie americane banchieri e speculatori da sempre, dei Dalio, dei Soros, Gates, dei Buffett ecc.) hanno investito molti dei loro averi nei famosi fondi d’investimento speculativi (anche se adesso stanno diversificando comprando beni reali); fondi che a loro volta posseggono azioni nel 90%, sì 90%, delle società quotate nelle borse occidentali. Mi rendo conto che ai più non è chiaro che cosa significhi tutto ciò. In una parola significa un potere immenso, tale da rendere una barzelletta qualsiasi pretesa di vivere in un mondo democratico (come alcuni di noi si sono accorti negli ultimi 3 anni). Anche se stanno diversificando, i nostri padroni non possono abbandonare la nave della speculazione finanziaria. E ciò per vari motivi. Il primo è che a quella ricchezza fittizia è legato indissolubilmente il loro potere, perduto il quale qualcuno (ovviamente non noi popolino bue!) gli farebbe subito la pelle. È un mondo basato sul ricatto, la truffa, le minacce, la corruzione a livelli che noi neppure possiamo immaginarci.

LA SPECULAZIONE FINANZIARIA È UNA SPIRALE. La speculazione finanziaria alimenta altra speculazione. Ad esempio, una società quotata che ha un valore reale di 1 milione di dollari, con la speculazione arriva ad averne 2, 3 milioni forse anche più. Come compensare questa differenza che sulla carta ti dà un valore di, supponiamo, 3 milioni, ma nella realtà il valore “materico” resta di 1 milione? Per quel che ci riguarda in tre modi: aumentando il prezzo dei beni, facendo altra speculazione e coinvolgendo altri soggetti (le banche con i soldi dei correntisti e gli stati coi soldi dei contribuenti) a “sgonfiare” la bolla creatasi. Così loro gonfiano il valore e si arricchiscono speculativamente, poi chiamano noi a compensare il divario tra ricchezza reale e quella quotata, così che noi siamo sempre più poveri e loro sempre più ricchi. Ma, come detto, questa forma di arricchimento è una spirale che porta ad un aumento esponenziale della speculazione tale per cui a un certo punto la cosa non è più gestibile. Ecco, noi oggi siamo a quel punto lì.

I DERIVATI FINANZIARI. Lascio da parte i tecnicismi (chi volesse farsi una prima idea rimando al sito del governo in cui queste cose sono spiegate bene e che trovate nelle note); i derivati sono strumenti finanziari che permettono di guadagnare facendo una scommessa sul futuro (da cui il nome di alcuni di essi “futures” ad esempio) valore di un bene o di altri titoli. Eccoci quindi arrivati al dunque. Se di un bene aumenti la produzione e la diffusione, questo bene perde valore, non ne aumenta. Ecco perché scommettono sul tanto peggio, tanto meglio, a loro non interessa l’aumento della produzione, bensì l’aumento dei prezzi che si verifica soprattutto quando la produzione è bassa e la domanda alta.

LA QUESTIONE DEL GRANO. Questa gente tiene in mano tutta la catena produttiva dell’industria occidentale ed hanno capito che guadagnano più dall’aumento dei prezzi che non dall’aumento della produzione. Se acquisti dei derivati in cui “scommetti” che tra tre anni il prezzo del grano aumenterà, devi sperare che poi nei prossimi tre anni il prezzo del grano aumenti davvero. E come fare a far aumentare il prezzo del grano? Diminuisci la produzione, ovvio. Meno ovvio è convincere chi produce grano a non produrne più. E qui vengono in aiuto, guerre, cataclismi, svuotamenti improvvisi di dighe prima riempite al massimo della capienza, far saltare in aria centrali idroelettriche che allagano campi ecc. Che poi non importa neppure diminuire di tanto la produzione, è sufficiente oggi avere gli strumenti per creare il terrore mediatico prendendo a spunto casi particolari e generalizzandoli (la crisi del grano ucraino ne è un chiaro esempio: importiamo solo una minima parte del grano dall’Ucraina eppure nell’ultimo anno con a scusa della guerra i prezzi sono così aumentati che sembra che tutto il grano che compriamo venga da quella zona), facendoli marcire sui mezzi di trasporto (le navi container ad esempio sono in mano a pochi soggetti quotati di cui i nostri eroi sono tutti azionisti!) ecc. Quindi è possibile che avremo nel prossimo futuro una carestia “fittizia” ed indotta finalizzata proprio a questo scopo, far aumentare i guadagni a chi (sempre loro) possiede i derivati sui generi alimentari.

ALTRE DUE QUESTIONI NIENTE AFFATTO MARGINALI. La prima è che il grano ogm è vietato in Europa. Con una finta carestia la Von der Leyen potrebbe prendere la palla al balzo e autorizzare l’acquisto (indovinate da dove? Ma dagli USA e Canada naturalmente) di grano ogm. La seconda ragione è che gli ogm sono (o possono essere) sottoposti a brevetto, quindi rappresentare una fenomenale leva finanziaria (cioè, detto semplice, uno strumento su cui far leva appunto, sul mercato, su come condizionarlo) autorizzarli. Non tutti potranno produrre grano ogm, ma solo chi riceverà la concessione. E coltivare ogm è più economico (e garantisce maggior profitti) che non i grani tradizionali. Inoltre, e ancor più ciò consente un controllo completo sulla gestione di un bene essenziale. L’economia comportamentale finalizzata alla distruzione della libertà individuale.

POSSIBILI SCENARI DEL PROSSIMO FUTURO. Recentemente il governo USA ha approvato la legge sull’innalzamento del debito pubblico USA, altrimenti detto: stamperanno altra carta straccia che però, a differenza del passato non potranno “spalmare” su tutto il mondo, ma soltanto internamente e sui loro vassalli (noi europei e pochi altri!). Come ne usciranno loro e i loro padroni (i magnati della finanza di cui sopra)? La carta dell’occupazione militare (cavallo bianco, cavaliere con l’arco) sono 200 anni che la stanno giocando (prima con l'Impero britannico, poi con quello a stelle e strisce) la stanno esaurendo perché gli costa troppo; quella pandemica (cavallo verdastro) l’hanno già giocata, quella della guerra (cavallo rosso, cavaliere con spada) la stanno giocando adesso (e chissà quanto durerà e se si allargherà), non gli resta che giocare la carta del cavallo nero con il cavaliere con bilancia, cioè la carestia. Ma non sarà una carestia per mancanza di alimenti (come ci faranno credere i media) bensì una finta carestia indotta per far lievitare i prezzi e massimizzare i profitti dei loro “derivati”. Forse utilizzeranno la guerra stessa e il suo allargamento proprio per indurre e giustificare la carestia. E le guerre si sa come si iniziano, ma non come si finiscono ... Sia chiaro: non sto dicendo che tutto ciò accadrà necessariamente, ma soltanto che è una possibilità di cui non soltanto si parla, ma di cui si nota già da tempo l'esecuzione degli atti preliminari ad attuarla. C'è il teatro, si fanno le prove della recita, che poi la recita si realizzi veramente è un altro discorso. Si giocherà tutto nel prossimo anno e mezzo perché la legge dello sforamento del tetto del debito USA arriva fino a lì. Tutto è possibile soprattutto l’imprevedibile, e da me qui non previsto!





NOTE

1) https://www.quellocheconta.gov.it/it/strumenti/bancari-finanziari/derivati

2) https://www.ilsole24ore.com/art/accordo-debito-usa-biden-abbiamo-evitato-collasso-economico-AEGn8JaD

3) https://altreconomia.it/le-scommesse-degli-speculatori-sui-derivati-del-grano-che-affamano-il-mondo/

4) https://www.informazionesenzafiltro.it/speculazione-grano-finanza

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